
L'Arte dell' accordatura
E' mia abitudine
migliorare costantemente il mio lavoro e aggiungere sempre qualcosa che
lo possa rinnovare e rendere interessante. Ogni pianoforte poi e' un discorso
a se: prima di cominciare un lavoro bisogna fare un calcolo (in base al
tipo e alla marca) sul possibile assestamento successivo, quindi variare
ogni volta o quasi la modalità del lavoro in funzione di esso. Accordo
i pianoforti ad orecchio in modo tradizionale poichè risulta essere
il migliore: risponde sempre meglio alle esigenze estetiche della percezione
uditiva. Adopero inoltre un piccolo computer dotato di microfono selettivo
per un ulteriore controllo, eliminando i minimi errori dovuti a rumori
esterni, non perfette condizioni acustiche ambientali, stanchezza ecc.
Accordare i pianoforti è un'arte: un pianoforte ben accordato ha un suono
dolce, vagamente somigliante negli acuti a quello di un carion; la stragrande
maggioranza degli utenti conosce il suono del pianoforte accompagnato
da una, nel migliore dei casi, lieve ma cronica scordatura; se si ascolta
invece un brano eseguito su uno strumento appena accordato (premesso che
ciò sia stato fatto proprio bene), vi sembrerà di essere "su di un altro
pianeta" perché il brano assume un altro senso rispetto a prima. Scompaiono
tutte le dissonanze, gli armonici su tutto lo spettro delle frequenze
coincidono, i suoni si sommano e si rafforzano diventando chiari e decisi,
non più probabili e ambigui. Purtroppo questa freschezza svanisce nel
giro di poche esecuzioni e il pianista prende per buono tutto quello che
viene dopo, abituandosi alle stonature che inesorabili vanno sovrapponendosi
giorno dopo giorno, trasformandolo in un esecutore-ascoltatore molto tollerante;
due categorie di utenti si salvano in genere: i violinisti e i pianisti
americani; i primi perché hanno a che fare con uno strumento che impone
loro di sapere bene cosa e' l'accordatura e l'intonazione, i secondi perché
hanno una cura talmente professionale e maniacale dello strumento da sviluppare
un ottimo orecchio.
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